domenica 22 gennaio 2012

PASSIONE



Rissoso, irruente, impulsivo, irascibile e...geniale.
"Nessuna speranza, nessuna paura."
era la frase incisa sul suo coltello.
Rompe, provoca, rivoluziona, sconvolge completamente gli schemi dell' arte del tempo.
Un' artista dal destino leggenderario, una vita breve, una fine miserabile.
CARAVAGGIO
Anche se famoso, vive ai margini, tra gli ubriachi e i delinquenti, la sporcizia. 
Un passionario senza misura, la sua pittura inspira ed espira PASSIONE.
Amava ed odiava con lo stesso ardore e con ardore si scontrava, senza paura.
PASSIONE, questo era ciò trainava la sua vita e la sua pittura.
E' da ricordare uno scontro con i coltelli, che ebbe durante un gioco proibito dell'epoca, un corpo a corpo fatto di forza, sudore e sangue.
Una volta a terra Caravaggio con tutta la passione, rivolgendosi al suo avversario, gli sussurrò: " Sangue tuo, morte mia ", era il suo modello, il suo amante.


Caravaggio amava anche le donne, tra le quali Lena, una bella prostituta.
Ne era geloso, si narra che fosse molto stimata dal nipote del vescovo, il quale venendo a conoscenza della perversione del nipote, ingaggiò dei sicari
e la fece uccidere. Fu ritrovata nel Tevere, Caravaggio sconvolto la fece portare nel suo studio.


                " La morte della Vergine "
Quest' opera fu rifiutata dalla commissione religiosa, perchè ritenuta
scandalosa ed oltraggiosa, non solo perchè la ritratta era una prostituta, non solo per le caviglie  scoperte, ma per il suo gonfiore, come il corpo di un'annegata.

Era Lena.

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