Costantinopoli s'illumina la notte.
Mille luci brillano, nella via Mese.
La freschezza notturna riaccende i profumi nelle botteghe d'essenze,
vicino alla Porta Bronzea del palazzo imperiale.
E brillano anche gli occhi scuri di Michele,
muscoli posati stanchi su un drappo di seta cinese.
Teodora vestita di porpora, immerge le dita nella brocca e bagna con il dolce vino, intriso di spezie di Antiochia, le labbra del giovane amante.
Indolenti le mani affondano nel pasticcio di ricotta,
lavorata con mandorle e cannella;
scorze di arancia bagnate nel miele lo circondano nel piatto,
donato da un artigiano di Iznik.
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