sabato 28 gennaio 2012

Lunedì... di sera.




Sono brutta.
Sono niente.
Forse non ci sono più.
L'assenza mi scarnifica, mi mortifica,
l'assenza mi annulla.
Come qualcosa d' indefinito, d' insignificante, non lascio tracce.
La morsa della vita mi ha spezzata, accortocciata in qualcosa  di informe.
Ho usato il virtuale per sentirmi reale.
Uso il virtuale per sentirmi reale e fingo illusioni,
costruisco castelli, palazzi imperiali,
architetture di sabbia dentro un mondo di sabbia,
dove non sono straniera.
E sono straniera, mi muovo da sconosciuta nel vuoto che mi circonda
e mi allontano inesorabilmente.
Mi ha stancata la realtà,
mi ha stancata la virtualità,
l'infinito di parole,  fiumi di parole, voragini di parole dove niente ha forma,
dove l'utile è inutile e l'utile non esiste.
Sono brutta.
Sono orribile.
Cammino da sola e affronto e lotto e parlo,
da sola
mi cullo
mi piango
mi sento e non voglio sentirmi
mi guardo e non voglio guardarmi .


(pensiero di febbraio 2008)

Nessun commento:

Posta un commento